Il Testo (la teggia) | ||||||
Lo strumento per la cottura della piadina è il "testo" (teggia, teglia) la cui antica origine arriva fino all'epoca Romana dove i legionari delle truppe dell'Impero usavano impastare acqua e farina per poi ottenere delle sottili sfoglie che cuocevano su tegole in terracotta (testum). |
||||||
Fin dal 1500 il mestiere del tegliaio (o testaio) era riconosciuto e rinomato in Romagna benchè le metodologie di produzione variassero da zona a zona. | ||||||
La produzione di un testo era molto lunga e partiva dalla preparazione dell'impasto che generalmente era composta da argilla rossa, facilmente recuperabile sulle colline della bassa Romagna, e sasso di marmo polverizzato impastati con acqua. | ||||||
Una volta che l'impasto era ben amalgamato veniva posto su di un piano ruotante (cosparso di cenere per evitare che vi si attaccasse ed azionato con i piedi) per essere sagomato in dischi di 35-40 centimetri di diametro sul cui bordo veniva aggiunto un piccolo orlo rialzato. |
|
|||||
Successivamente si procedeva all'essiccatura (stagionatura) che, a secondo delle condizioni climatiche, durava dalle due alle sette settimane. | ||||||
Ultima fase era la cottura che poteva avvenire "al chiuso" (in forno) o "all'aperto" e durava da un minimo di otto fino ad un massimo di dodici ore. | ||||||
Una volta raffreddato si poteva valutare la bontà del testo percuotendolo con le dita (un buon testo doveva "suonare" come una campana). | ||||||
La distribuzione era affidata ai "venditori di testi" o "fornacini" che raggiungevano i centri abitati della Romagna, dalla collina alla riviera, trasportando i testi in spalla o sulla schiena dell'asino dentro gli scranel per venderli nei mercati paesani. |
La "stagionatura" dei testi |
Prema u s'fa é pianel, | Prima si fa il pianale, | ||
pu dop u s'fa l'avrel, | poi dopo si fa l'orlo, | ||
pu dop u s'fa l'avrècia... | poi dopo si fa l'orecchio... | ||
ech fat la tégia! | ecco fatta la teglia! |
Gruppo Culturale Rontagnanese. |
I "tegliai"
non sono estinti e l'ultima
tradizionale "tegliaia"
continua la tradizione a Montetiffi.