I Tegliai di Ville di Montetiffi | ||
Gruppo Culturale Rontagnanese. |
La
storia dei tegliai delle Ville di Montetiffi (borgo a nord dei fiume Uso)
è legata alla famiglia Piscaglia.
Il
primo Piscaglia che si sia dedicato all'arte di fabbricare testi, di cui
si ha memoria, è il bisnonno di Piscaglia Pierino, detto «Gialdini» il
quale ebbe 2 figli che continuarono il mestiere paterno, mestiere che
nonostante le apparenze non era privo di rischi, anzi a causa di ciò i
due fratelli fecero una tragica fine.
Il
primo di nome Piscaglia Salvatore morì durante una bufera invernale nei
pressi di Ca' Domenichino di Rontagnano durante il ritorno da una solita
spedizione di vendita verso Sogliano e Bagnolo.
Fu
una sfortunata fatalità ad ucciderlo, in quanto ritornando a casa
passando per Strigara vide un bellissimo esemplare di asino molto utile
nel proprio lavoro e pur avendo già una «Bricca» (asina) egli fece un
baratto con un carraio di Curto (Vignola di Sogliano).
Ma
giunto appunto nei pressi di
Ca' Domenichino sia per la stanchezza, il freddo e la grande tormenta
e forse anche per un po’ di vino bevuto in più, le forze lo
abbandonarono e fu trovato dopo circa una settimana a pochi metri più in
basso della strada cadavere in un fosso.
Se
in precedenza il povero Salvatore si fosse tenuta la sua asina molto
probabilmente questa sarebbe corsa verso le Ville di Montetiffi avvisando
i famigliari della disgrazia permettendo così di poter avviare le
ricerche.
Alcuni
testimoni sostengono di aver sentito grida di aiuto confuse
dall'imperversare della bufera.
Tutto
questo è successo nell'inverno dei 1941.
Sorte
non migliore non era toccata al fratello Giovanni Piscaglia che, 7 anni
prima, mentre stava tagliando una grossa quercia era rimasto ucciso da un
ramo della stessa che aveva improvvisamente cambiato direzione di caduta.
La
quercia in questione sarebbe servita da combustibile per alimentare il
fuoco per la cottura delle teglie precedentemente impastate.
Il
mestiere era già stato però tramandato da Giovanni ad Antonio suo
figlio.
Antonio
era il padre di Piscaglia Pierino attuale tegliaio delle Ville di
Montetiffi, che nella piccola bottega artigiana lavora fino ai giorni
nostri.
Ma,
purtroppo, Piscaglia Pierino non ha figli e quindi molto probabilmente
la storia dei tegliai a nord dei fiume Uso finirà qui.
Prima
dell'unità d'Italia alle Ville di Montetiffi anche la famiglia Saragoni
esercitava il mestiere di «fabbricatore di testi» ma di essa non si ha
più memoria. |