GRECIA
La
cucina greca è plurisecolare e primeggia nell'arte culinaria sia in
tradizione che in qualità. |
Quando in Europa si ignoravano i rudimenti della cucina, tranne la carne arrostita, in Grecia si sapevano già mescolare diversi ingredienti e spezie, così da rendere le pietanze saporose e grate al palato. Dai tempi di Alessandro Magno in poi, la cucina greca divenne un'arte vera e propria ed è in Grecia che sono apparsi i primi cuochi di mestiere generosamente retribuiti dai ricchi presso cui prestavano i loro servizi. Numerosi professionisti in materia si fecero in quei tempi una brillante fama e gli antichi greci li stimavano quanto i saggi. Quando i Romani presero contatto con i Greci, il loro modo di vivere cambiò totalmente non appena poterono apprezzare i costumi ellenici; i ricchi patrizi facevano a gara soprattutto per riuscire ad ottenere i servizi dei cuochi delle colonie e delle città greche della Sicilia. In realtà tutto ciò prova che la cucina greca non solo non è stata influenzata dalle cucine dei popoli vicini, ma addirittura è vero il contrario.
Cucinare la carne allo spiedo, sia l'agnello che la porchetta da latte, è una cosa molto comune in Grecia.
Un piatto molto comune è il souvlaki (pezzetti di carne suina o bovina cotti ai ferri ed infilzati ad uno spiedino in metallo o legno) e si trova in ogni angolo della Grecia: dal ristorante più raffinato ai baracchini all'angolo di ogni strada. Il Gyros pita invece è una sorta di cannolo preparato con una pasta chiamata per l'appunto pyta (molto simile alla nostra piadina) con all'interno carne di agnello o montone, spesso servita con tsatsiki (una salsa a base di yogurt magro, cetriolo, aglio e olio). |