FRANCIA
Arles e la Provenza - Sète e l'Herault
in collaborazione con il ristorante "Le Temp" di Port Saint Louis du Rhone (Arles)
La cucina provenzale si differenzia in maniera abbastanza netta da quella del resto della Francia. La concomitante presenza del Mediterraneo e delle montagne hanno infatti dato luogo ad una gastronomia in cui i profumi delle spezie e dei frutti di mare si mescolano a quelli del latte e dei formaggi caprini. Una gastronomia in cui l'aglio e l'olio d'oliva sono il motivo ricorrente e della quale le numerose "erbe di Provenza" rappresentano lo spirito. In un certo senso potremmo affermare che la gastronomia provenzale riflette lo stile di vita degli abitanti di questa regione che mescola la "territorialità" mediterranea al tradizionale "savoír vivre" francese. La pissaladiére è uno dei prodotti più noti e al tempo stesso caratteristici delta cucina provenzale. Nella composizione e nella forma la pissaladiére ricorda da vicino diverse preparazioni della cucina ligure e della cucina mediterranea in generale. E' infatti una sorta di "pizza bianca" in cui il pomodoro è sostituito da una gustosa crema di cipolle a cui vengono aggiunti del formaggio grattugiato e delle erbe di provenza. Il nome del piatto deriva da "pissala", una pasta di acciughe e sardine che un tempo si aggiungeva alla crema di cipolle nella composizione del piatto. |
in collaborazione con l' "Association de Tielle Sètoise" di Sète
Nel contesto mediterraneo della Languagedoc il dipartimento dell'Herault gode di una situazione particolarmente privilegiata sia dal punto di vista climatico che da quello ambientale. Alla grande ricchezza di un territorio estremamente vario, che dai monti dalla Cevenne si estende fino alle rive del Mediterraneo attraverso un dedalo di canali navigabili, grotte e fiumi sotterranei, corrisponde infatti una geografia umana altrettanto ricca che affonda le proprie radici in una storia culturale e civile risalente al sesto secolo avanti Cristo. La gastronomia dell'Herault ha i propri punti di riferimento essenziali - fin dai tempi dell'antica Grecia - nella coltivazione della vite e dell'olivo e nei prodotti della pesca. La città di Sète - principale località portuale e marittima della zona - è nota in particolare per un insieme di preparazioni gastronomiche a base di frutti di mare cui le "moules farcies" (cozze farcite) e la "tielle setoise" costituiscono probabilmente l'esempio più noto. La tradizione gastronomica sètoise annovera svariati tipi di moules .farcies: alle mandorle, ai peperoni, alla salsa verde, al curry e al pistou, un battuto di aglio e basilico che - per la sua tipicità - è stato scelto come accompagnamento delle "moules"in occasione del Festival. La tielle setoise è invece una torta salata a base di polpi tagliati a cubetti con l'aggiunta di aglio, cipolla docce, pepe e salsa di pomodoro. Sebbene sia considerata universalmente come il piatto "principe" della gastronomia di Séte la sua origine è relativamente recente. La sua "invenzione" si deve infatti ad un emigrato di origine italiana, Adrienne Verducci, che nei primi anni del '900 diede vita a questo piatto "povero" e all'epopea di questa straordinaria preparazione gastronomica. Verducci era originario d Gaeta (come molti degli attuali abitanti di Séte) e in questa "tielle" aveva riversato l'antica sapienza dalla cittadina tirrenica nella preparazione della torte salate a base di pesce o di frutti d mare. Una sapienza che gli abitanti di Gaeta avevano appreso, a loro volta, dalle truppe spagnole che al seguito di Carlo V si erano stabilite nell'antico borgo marinaro. |