Marino Moretti
Il
poeta e scrittore Marino Moretti nasce a Cesenatico nel 1885 («Questo
paese è per me innanzitutto padre e madre...», da "Il tempo
felice") e le sue origini familiari sono descritte nel "Romanzo
della mamma" (1924). |
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Iniziati
gli studi classici a Ravenna, li continuò a Bologna ma li volle
interrompere, nel 1901, per frequentare a Firenze la Scuola di recitazione
diretta da Luigi Rasi. |
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Qui
conobbe Aldo Palazzeschi, divenuto suo amico fraterno ed il racconto di
quegli anni è narrato in "Via Laura" (1931). |
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Ben
presto interruppe anche la scuola di Firenze per dedicarsi interamente
alla letteratura. Fra il 1902 e il 1903 escono le prime raccolte di
novelle e poesie, e nel 1905 i versi di "Fraternità". |
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In
questi primi volumi e soprattutto in "Poesie scritte col lapis"
(1910), "Poesie di tutti i giorni dell'anno seguente",
e "Il giardino dei frutti" (1915) si avverte
l'impronta di Pascoli e già quel tono «crepuscolare» (secondo la
definizione di Borghese) che si ritroverà anche nella sua narrativa. |
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Dalla
prima raccolta di racconti "I lestofanti" (1909)
ai romanzi quali "La voce di Dio" (1920), "I
puri di cuore" (1923), "Il trono dei poveri"
(1928), "L'Andreana" (1938), "La
vedova Fioravanti" (1941), "Il fiocco verde"
(1948), Moretti descrive vicende semplici ambientate in un angusto
mondo provinciale popolato da personaggi spenti e rinunciatari, rese in
uno stile dimesso ma attraversato da lampi di personale umorismo. |
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Collaborò
inoltre con vari giornali e riviste, tra cui «La Riviera Ligure»,
dove divenne amico dei fratelli Novaro; nel 1914 diresse «La Grande
Illustrazione» di Pescara. |
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Nel
1916 pubblicò a puntate sul «Giornale d'Italia» il suo primo
romanzo "Il sole del sabato". |
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Dal
1923, viene chiamato al «Il Corriere della Sera». |
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Moretti
inaugurò la sua stagione più felice, dopo quella del poeta crepuscolare
e del narratore post-naturalista, avvicinandosi al nuovo e fresco
linguaggio ironico de "I grilli di Pazzo Pazzi" (1951)
cui seguirà "La camera degli sposi" (1958). |
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Nel
1952 ricevette il «Premio dell'Accademia dei Lincei» per la
Letteratura, nel '55 il «Premio Napoli», e il primo volume delle
sue opere, "Tutte le novelle", pubblicate ne «I
Classici Contemporanei Italiani» di Mondadori, vinse il «Premio
Viareggio». |
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Morì a Cesenatico il 6 luglio 1979. |